Questo articolo è stato precedentemente pubblicato in
tedesco il 3 luglio 2008 e in inglese il 5 luglio 2008.
Silvio Berlusconi compie i primi due mesi del suo quarto governo.
Il magnate mediatico multimiliardario sa di poter contare su una
sicura maggioranza parlamentare risultante da una sconfitta umiliante
di tutte quelle organizzazioni emerse dal Partito Comunista Italiano,
in particolare Rifondazione Comunista.
La coalizione di destra di Berlusconi, composta dal suo partito
Forza Italia, il partito postfascista Alleanza Nazionale di Gianfranco
Fini, e i secessionisti di Lega Nord capeggiati da Umberto Bossi,
non ha perso tempo e ha già varato varie leggi sostanziali.
Ha introdotto misure repressive contro gli immigrati, ha deportato
coercitivamente immigrati poveri, ha aperto la strada alluso
dellesercito per scopi interni e ha acconsentito al ritorno
allenergia nucleare. Allo stesso tempo Berlusconi ha introdotto
una nuova normativa sullimmunità di alte cariche
dello stato che lo proteggerebbe da procedure legali.
Lopposizione a volte si trova in uno stato di paralisi,
a volte resta passiva e altre volte addirittura condivide loffensiva,
come nel caso di Veltroni che ovviamente mantiene ancora speranze
di una possible grande coalizione che gli permetterebbe di co-governare.
Persecuzioni dei Rom
Alla fine della scorsa settimana, il ministro dellInterno
Roberto Maroni, coordinatore della Lega Nord, annunciava una nuova
normativa discussa dal governo: la creazione di un data base per
lo schedamento di persone, soprattutto Sinti e Rom, che conterrebbe
informazioni di DNA, impronte digitali e foto di ogni individuo
soggetto a tale provvedimento. Tale raccolta dati include anche
bambini. È stato necessario riattivare una legge fascista
del 1941 per poter implementare il provvedimento.
Il ministro dellInterno ha giustificato la proposta dicendo
che i bambini Rom debbono essere subordinati a controllo nazionale
poiché sono usati dai genitori per lo scopo di mendicare.
Prenderemo le impronte anche dei minori, in deroga alle
attuali norme, proprio per evitare fenomeni come laccattonaggio,
Maroni ha dichiarato.
Durante la loro campagna elettorale allinizio dellanno,
Berlusconi e i suoi alleati avevano già reso note le loro
intenzioni di deportare decine di migliaia di Rom e di rimandarli
in Romania e negli stati dellex Jugoslavia.
Il provvedimento è stato aspramente criticato da organizzazioni
di diritti umani e dal Consiglio dEuropa. Riferendosi palesemente
alle leggi razziali implementate dai fascisti, il Segretario Generale
del Consiglio dEuropa Terry Davis ha dichiarato: Questa
proposta richiama analogie storiche cosí ovvie che non
è nemmeno necessario specificare. Ha lanciato un
appello per democrazia in Italia e per le autorità
al fine di fermare la legge.
Rappresentanti di Amnesty International, la Lega Anti Diffamazione
(Anti-Defamation League) e lUNICEF sono stati più
espliciti. Luciano Scagliotti del Network Europeo Contro il Razzismo
(European Network Against Racism) ha detto che ogni tipo
di legge o misura giustificata sulla base di origini etniche
deve essere condannata. È esattamente come ai tempi
dei nazisti che schedavano gli ebrei nel 1938.
Lo schedamento dei Rom rappresenta lultima di una serie
di misure repressive contro gli immigrati. Il governo ha già
varato un provvedimento che definisce crimine lentrata in
territorio italiano senza documenti didentificazione adeguati.
A metà giugno il senato ha anche approvato il pacchetto
sicurezza, che già include lallestimento di un data
base per il DNA e larresto di cosiddetti immigrati
clandestini per un periodo fino a 18 mesi di detenzione,
oltre ad una procedura rapida di deportazione.
Da maggio di questanno, sulla base di ragioni di
pubblica sicurezza, lo stato ha avviato un processo di vere
e proprie retate di stranieri dallEuropa dellest e
dai Balcani, dal nord Africa e dalla Cina. La polizia ha irrotto
con forza negli accampamenti Rom, come successo a Roma, mentre
a Napoli si sono verificati veri e propri pogrom in cui gli accampamenti
venivano incendiati da gruppi di dubbia provenienza con il contributo
determinante della Camorra.
Attraverso la sua repressiva campagna contro gli stranieri
criminali, Berlusconi tenta di distrarre lattenzione
pubblica dai gravi problemi sociali che stanno dilaniando il paese.
La popolazione lavoratrice è confrontata da una crisi del
tenore di vita, in condizioni in cui molti giovani conoscono solo
la prospettiva della disoccupazione o di un lavoro precario in
cambio di un salario insufficiente alla sopravvivenza. Una sostanziale
percentuale della classe lavoratrice risente e soffre del vertiginoso
aumento dei prezzi del petrolio e dei prodotti alimentari, causa
di un elevato impoverimento della popolazione. Linflazione
è aumentata al 3.8 per cento a giugnoil livello più
alto degli ultimi dodici anni. Gli anziani sono le vittime più
vulnerabili.
Impiego dellesercito allinterno
Il governo Berlusconi si sta preparando a violenti confronti
rinforzando i poteri dello stato. Ha già usato la crisi
dei rifiuti a Napoli come una scusa per utilizzare lesercito
allinterno del territorio nazionale, una misura finora incostituzionale.
Lo smaltimento dei rifiuti a Napoli è nella maggior
parte dei casi nelle mani della Camorra. Lorganizzazione
di questo gruppo criminale, conosciuta localmente come O
sistema, permette lesecuzione di operazioni illegali
come lo spaccio, lestorsione, la prostituzione, il riciclaggio
di denaro e il traffico di narcotici, oltre ad effettuare attività
ufficiali per conto dello stato. Le imprese possono risparmiare
costi per lo smaltimento dei rifiuti se assumono la Camorra, la
quale se ne sbarazza illegalmente gettandola nel sud.
La popolazione napoletana vive con montagne di mondezza nelle
strade da novembre 2007. Ogni tanto una collina di rifiuti esplode
dato il contenuto di materiale combustibile. Appena insediato,
il governo Berlusconi ha promesso una soluzione al problema. Ora
la sua risposta è lutilizzo dellesercito contro
quella parte della popolazione che protesta contro i pericoli
di contaminazione derivanti da questo disastro ecologico.
Poco dopo la sua instaurazione, il nuovo governo designava
il territorio affetto dalla crisi zona militare al
fine di controllare e prevenire ulteriori proteste. Allo stesso
tempo annunciava un programma di costruzione di quattro discariche.
È presumibile che tale progetto sia sotto il controllo
della Camorra.
Una di queste discariche è stata progettata in Zona
Flegrea, area nota per la sua rilevanza culturale e ricreativa
nel golfo di Napoli. Unaltra discarica è prevista
a Chiaiano a qualche centinaio di metri dallospedale locale
in una zona di 250.000 abitanti, prettamente classe lavoratrice.
Le conseguenze saranno letali per il carattere rurale di questarea,
conosciuta per i suoi pascoli ovini, la sua apicultura e i suoi
ciliegi.
Varie proteste contro le discariche sono state già avanzate.
Il 23 maggio, due giorni dopo la prima riunione del nuovo governo,
che Berlusconi aveva organizzato a Napoli, violente proteste si
verificavano a Chiaiano. Il governo ha reagito brutalmente, ma
ci sono voluti due giorni per contenere la situazione. Molti dei
partecipanti alla protesta restavano feriti o venivano arrestati.
Larea da allora è sotto continuo controllo militare
e della polizia.
Berlusconi ha minacciato di utilizzare lesercito a Chiaiano
e Agnano (altra località che ha visto simili proteste).
Lesercito è già nella regione, in postazione,
pronto ad intervenire. Guido Bertolaso, designato a risolvere
la crisi dei rifiuti, ha dichiarato al giornale austriaco Standard
che lesercito è in uso continuo al fine di
sgombrare le strade dai rifiuti.
Centrali nucleari
Il governo ha assunto una politica irresponsabile e antidemocratica
non solo riguardo la crisi dei rifiuti ma anche in riferimento
allutilizzo di energia. Un decreto governativo, varato senza
alcun dibattito parlamentare, ha spianato la strada al ripristino
di un programma di produzione energetica nucleare subordinato
al sistema di profitto.
Dopo il disastro di Cernobyl, lelettorato italiano aveva
optato per leliminazione dellenergia nucleare in un
referendum dell8-9 novembre 1987. Ora il governo ha annunciato
repentinamente di voler reintrodurre le centrali atomiche sulla
base di un taglio ai costi energetici e giustificando la necessità
di indipendenza dal petrolio libico e russo.
Ne Il Manifesto, Massimo Serafini commenta: Così
pochissime persone, in pochissimi minuti hanno tranquillamente
e senza porsi domande deciso di seppellire un voto popolare che,
con un referendum votato in massa, aveva chiuso definitivamente
con questa tecnologia insicura, che produce scorie radioattive
che solo la camorra o i fabbricanti di bombe atomiche sanno come
smaltire.
Mi chiedo in quale girone dellinferno stia precipitando
questo paese per meritarsi una classe dirigente che considera
più pericoloso, per la cittadinanza, un campo rom di una
centrale nucleare.
Legge sullimmunità
Non è sorprendente che Berlusconi abbia utilizzato le
sue prime settimane al potere per ritornare alla sua guerra contro
la magistratura. Ha ripreso il suo precedente progetto di immunità
per le più alte cariche dello stato, includendo soprattutto
se stesso. Tale immunità fu abolita negli anni 90
in seguito a Mani Pulite.
Il primo pacchetto di leggi, avente a che fare con la sicurezza,
promossa dal Senato a metà giugno, già contiene
una clausola ad personam, la cosiddetta Lex
Berlusconi. Questa clausola afferma che tutti i processi
riguardanti reati commessi prima della metà del 2002 devono
essere posticipati di un anno. Le uniche eccezioni sono i reati
di criminalità organizzata, reati relativi a incidenti
sul lavoro, o crimini la cui sentenza preveda detenzioni di almeno
10 anni. Questa clausola determina il rinvio di un anno per un
processo importante attualmente in corso contro Berlusconi.
Il processo contro Berlusconi è già entrato nella
fase finale. Berlusconi è accusato insieme allex
avvocato britannico David Mills, marito del ministro alla Cultura
britannico Tessa Jowell. Berlusconi è accusato di aver
pagato 600.000 dollari (380.000 euro) sotto forma di tangenti
a Mills per indurre questultimo a testimoniare il falso
in relazione a due processi tenuti verso la fine degli anni 90.
Il presidente del consiglio rischia una sentenza di 6 anni.
Berlusconi sta cercando di varare una nuova versione della
legge sullimmunità per le più alte cariche
dello stato, legge che è stata bocciata dalla Corte Costituzionale
quattro anni fa. Il cosiddetto Lodo Schifani sospenderebbe
tutti i processi legali contro, appunto, le più alte cariche
dello stato e cioè il presidente della repubblica, il presidente
del consiglio, i presidenti di Camera e Senato e il presidente
della Corte Costituzionale.
Questa legge è un assegno in bianco per Berlusconi,
il quale è stato accusato in non meno di 12 sentenze di
falso in bilancio, spergiuro, evasione fiscale e tangenti. In
3 occasioni è stato dichiarato colpevole e condannato a
6 anni di detenzione. In ogni singolo caso è stato in grado
di appellarsi con successo contro i verdetti.
Nel giustificare la nuova legge, Berlusconi ha riferito al
suo consiglio dei ministri O faccio il presidente del consiglio
o dedico il mio tempo a preparare le udienze. Tutte e due le cose
non si possono fare.
Come si prevedeva il suo consiglio dei ministri ha sottoscritto
la nuova legge sullimmunità che deve ora essere sottoposta
ad entrambe le camere del parlamento italiano.
Il precursore di questa legge, il Lodo Maccanico-Schifani,
fu originariamente redatto da Antonio Maccanico, deputato della
Margherita, partito alleato con il governo Prodi. Cinque anni
fa, nel giugno 2003, la leggeincluse le modifiche apportate
da Schifanifu varata da Berlusconi e approvata dal parlamento.
Nel gennaio 2004, tuttavia, veniva dichiarata anticostituzionale
dalla Corte Costituzionale che la contestò in quanto contravveniva
alla clausola per la quale tutti i cittadini sono uguali dinanzi
alla legge.
Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) ha ancora una
volta dichiarato la sua opposizione a questultimo progetto
di legge sullimmunità dichiarandolo altresí
incostituzionale. Il consiglio dei giudici ha fatto notare che
la Lex Berlusconi è già risultata nel
congelamento di decine di migliaia di processi.
La posizione adottata dal CSM ha portato ad un altro violento
attacco da parte di Berlusconi. Dinanzi ad una riunione di esponenti
di rilievo del mondo degli affari, la scorsa settimana, con rabbia
condannava i giudici politicizzati come metastasi
della democrazia. In un precedente sfogo Berlusconi aveva
condannato i giudici italiani come doppiamente matti,
mentalmente disturbati e antropologicamente
diversi dalla razza umana.
Il presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso
la sua preoccupazione riguardo alla rinnovata ostilità
tra governo e magistratura ed ha richiamato ad un dialogo
costruttivo tra i distinti reparti, inclusa lopposizione
parlamentare di Veltroni.
Unopposizione docile
Alla luce del razzismo esplicito, gli spietati attacchi allindipendenza
del potere giudiziario e il nepotismo alla base del governo Berlusconi,
è appropriato descrivere il regime attuale come dominio
dei poteri occulti. Il fatto che questa banda di criminali
sia in grado di assumere poteri per la terza volta è dovuto
interamente alla degenerazione politica dei cosiddetti partiti
di sinistra.
Il governo uscente di Prodi, che includeva una coalizione che
si estendeva da ex democristiani a Rifondazione, ha consistentemente
implementato le richieste dei circoli finanziari internazionali
contro la classe lavoratrice. Ha mantenuto invariata la politica
militare estera nonostante unintensa opposizione popolare
e ha completamente perso credibilità nel giro di due anni.
Ora, dopo aver rielevato Berlusconi al potere, non si degna nemmeno
di fare lopposizione.
Finora Veltroni, leader del Partito Democratico (PD), ha avuto
ben poche parole di critica nei confronti delloperato di
Berlusconi. Il risultato è stato un rapido declino della
credibilità di Veltroni e del suo partito agli occhi dellelettorato.
Il partito, fondato appena dieci mesi fa dalla fusione dei Democratici
di Sinistra e i democristiani della Margherita, già manifesta
sintomi di scissione interna. ad un recente congresso di partito
lex ministro della Difesa Arturo Parisi (durante lultimo
governo Prodi) è arrivato a chiedere che Veltroni si dimetta.
Inoltre, il primo luglio il giornale dellex PCI LUnità
pubblicava una lettera aperta di Antonio Di Pietro, leader dellItalia
dei Valori, indirizzata a Veltroni. Lex pubblico ministero
chiedeva a Veltroni di partecipare in una manifestazione congiunta
l8 luglio a Roma per protestare contro la legge sullimmunità.
Allinizio degli anni 90 Di Pietro era una figura centrale
durante la campagna Mani Pulite, che risultò nel
collasso del vecchio sistema partitico dominato dalla Democrazia
Cristiana.
Veltroni, tuttavia, non desidera protestare la legge sullimmunità.
Ha detto infatti al giornale La Repubblica che è
preparato a condividere un provvedimento che offra immunità
a cariche prominenti. Ovviamente sta pensando che qualcuno nel
suo partito possa beneficiarne.
Negli anni di governo di centrosinistra, entrambi Veltroni
e Prodi hanno rinunciato a qualsiasi provvedimento che potesse
sfidare limpero di corrotti interessi mediatici, finanziari
e politici controllato da Berlusconi. Invece hanno creato le condizioni
che hanno permesso un ritorno al potere di Berlusconi implementando
misure di austerità alle spese della popolazione lavoratrice,
oltre a espliciti attacchi ai diritti democratici e sociali. Ora
entrambi questi politici sono ardentemente opposti a qualsiasi
mobilitazione di massa che inevitabilmente si svilupperebbe in
unoffensiva anche contro i partiti dellopposizione.
Il ruolo di Veltroni e Prodi è particolarmente evidente
a Napoli. Il presidente della Campania, Antonio Bassolino, ex
sindaco di Napoli, è membro del PD e ex membro del PCI.
Il suo ruolo è stato strumentale nella crisi dei rifiuti.
Per un periodo è stato perfino nominato responsabile di
una commissione governativa speciale che avrebbe dovuto risolvere
la crisi.
Una responsabilità speciale per il ritorno al potere
di Berlusconi resta a Rifondazione, che ha fornito la copertura
di sinistra al governo Prodi. Cosí facendo, il partito
ha perso anche lultima briciola di supporto popolare. Alle
ultime elezioni di aprile Rifondazione non è riuscito nemmeno
ad ottenere sufficienti voti per una rappresentazione parlamentare.
Quando il ministro dellInterno Maroni ha annunciato recentemente
il suo programma di schedamento dei Rom, Paolo Ferrero, leader
di Rifondazione e ex ministro della Solidarietà Sociale
sotto il governo Prodi, lo ha condannato accusando il governo
Berlusconi di metodi fascisti. Ferrero diceva ai mass
media: Mi metterò in fila anchio [con i Rom].
Questa sceneggiata politica ha lo scopo di distrarre lattenzione
pubblica dal suo stesso operato. Ferrero era lunico ministro
di Rifondazione nel governo Prodi. Per due anni il partito è
stato complice degli attacchi di Prodi alla classe lavoratrice
e, con laccordo del Ferrero stesso, ha emanato un decreto
di deportazione contro i Rom romeni e ex jugoslavi. Le liste per
le deportazioni erano state già compilate a novembre scorso.
Berlusconi non ha fatto altro che tirarle fuori dal cassetto e
implementarle.